Ho avuto la fortuna di nascere alla fine degli anni Cinquanta in una famiglia romana in cui creatività ed intraprendenza erano gli elementi fondamentali del vivere.
Ricordo la bottega di mio nonno Umberto Borzelli, ebanista: l’odore del legno, i compensati su cui erano raffigurati schizzi di mobili disegnati e poi realizzati da lui, e i momenti passati ad ascoltare le sue poesie in dialetto.
Ricordo lo studio di mio padre, Cesare Borzelli, con i tavoli da disegno pieni di progetti e lui – in continuo movimento con i suoi rotoli di carta sotto il braccio – andare e venire per trovare sempre nuove soluzioni.
Sono stati i miei riferimenti.
Gli stimoli che ho ricevuto da loro mi hanno dato quel tanto di coraggio nella vita che mi ha consentito di avventurarmi nel cammino dell’arte, in cui la tenacia e l’intraprendenza sono fondamentali.
I had the fortune to be born in the late 50’s in a Roman family where creativity and enterprise where the fundamental elements of living.
I remember my cabinet maker uncle Umberto Borzelli’s workshop: the smell of the wood, the pieces of plywood upon which were sketched pieces of furniture designed and realised by him, and the time spent listening to his poems in dialect.
I remember my father Cesare Borzelli’s studio with its drawing boards full of his projects and him – forever in motion with rolls of white paper under his arms – coming and going to find never ending solutions.
They are who I refer to.
The stimulus that I have received from them has given me enough courage to set foot upon the path of art, where tenacity and enterprise are fundamental.

LAVORI – WORKS