PORTE – DOORS

Le porte antiche su cui dipingo volti, con il loro legno vissuto, sono un archetipo senza tempo; il simbolo stesso del femminile nel loro alludere all’aprirsi ì, far entrare, contenere, lasciare andare. I ritratti sulla porta sono un vero e proprio “canto alla porta”, il fatto dietro un altro fatto, l’arte dentro l’arte. Mantengo i serramenti, le imperfezioni del legno, sono così come le ha chiuse l’ultima persona che vi è passata attraverso, forse dopo aver vissuto lì dietro tutta una vita, specchi di una memoria altrui.

 

The ancient doors on which I paint faces, with their aged wood, are a timeless archetype; the very symbol of the feminine in their allusion to opening up, letting in, containing, letting go. The portraits on the door are a real “song at the door”, the fact behind another fact, art within art. I keep the windows, the imperfections of the wood, they are as they were closed by the last person who passed through them, perhaps after having lived there a whole life behind them, mirrors of someone else’s memory.